Giorno felice #969
Due post a distanza di una settimana l’uno dall’altro? Vorrai mica far piovere? SI, magari, almeno rinfresca!
A parte l’ironia, di cosa si parla oggi?
Di frustrazione da shopping.
Ma andiamo con ordine.
Come dicevo nel post precedente, sto cercando di fare pace con me stessa, con i miei limiti, le mie imperfezioni e il mio culo grasso. Nel percorso di autostima e accettazione che mi sono imposta, ho iniziato a riflettere sul mio modo di vestire.
Sono stata cresciuta da una madre che odiava il grasso e le persone grasse e, per la legge del contrappasso, le è capitata in sorte una figlia tendente all’obesità. Ora, ci sarebbe da aprire una parentesi sulle cattive abitudini alimentari instillatemi da bambina, perchè se a 12 anni pesavo 60kg non è perchè mi cucinassi da sola le cose sbagliate, ma perchè ero costretta non solo a finire sempre il piatto che mi veniva presentato a tavola, ma anche a mangiare gli avanzi di mia sorella (ovviamente magra) il giorno dopo, affinchè nulla andasse buttato. Uno dei tanti dietologi da cui mi portò mia madre una volta le disse “Signora, si faccia un cane per gli avanzi, così rovina la salute di sua figlia!” e cambiammo medico, ovviamente.
Tornando a mia madre e al suo disgusto alla vista di cellule adipose, vista la mia stazza, non poteva far altro che cercare di coprire le mie deformità, con i fantastici “camicioni” di cui è costellata la mia infanzia. Il concetto che mi è stato conseguentemente inculcato è che se sei grassa devi coprirti, nascondere le imperfezioni il più possibile, mortificare la tua femminilità.
Sei grassa, mica pretenderai di sentirti anche bella!
Quindi ho imparato a coprirmi, sempre, vestendomi con abiti abbondanti che contribuivano a farmi sentire ancora più goffa, diversa, informe e, ora lo so, a farmi sembrare ancora più grassa di quanto io fossi. Vestendomi con dei sacconi da spazzatura, mi sentivo mortificata e brutta, quindi per reazione mi rifugiavo nel cibo, quindi continuavo ad ingrassare. Il cane che si morde la coda.
Ora che ho perso tanti chili mi sono resa conto che il mio vecchio modo di vestire non mi piaceva più. Ho iniziato ad acquistare capi più fascianti, che mettessero in risalto il mio busto piccolo, ma comunque non sapevo come fare a valorizzare i risultati ottenuti.
Così mi sono messa a cercare online e ho scoperto che ci sono consulenti d’immagine che ti aiutano a vestire nel modo corretto, partendo dalla forma del tuo corpo. E per forma non intendo la taglia, ma la silhouette. Ho scoperto che io sono una donna a pera con seno (ci sono donne a pera che hanno poco seno e donne a pera, come me, che hanno una terza abbondante) e ho scoperto che ci sono capi che devo assolutamente evitare e altri che dovrei iniziare ad acquistare.
Faccio un esempio pratico. Questo è l’outfit che ho utilizzato più di frequente questa estate: leggins taglia L di Tezenis (7.99€) e maxi tshirt taglia XL comprata a Globo (11.95€).
Comodo, fresco, nasconde il culone e ogni forma, approvato da mia madre, che reputa questo un outfit elegante e la maglia “fa una certa figura“, che tradotto significa “nasconde abbastanza il culo, il nero ti sfina, meglio di così non puoi fare“.
Questo invece è come dovrebbe vestirsi una donna a pera: abitino con taglio in vita e gonna a ruota, stile anni 50, comprato l’estate scorsa da Halfon per qualcosa come 25€ ai saldi.
Chiaramente il culo è lo stesso, ma in questo caso sembro più proporzionata. In realtà lo scollo a V non sarebbe indicatissimo, mentre lo scollo a barchetta aiuterebbe ad allargare le spalle e a ristabilire un maggiore equilibrio tra fianchi e spalle, però non ho ancora trovato un abitino simile con lo scollo giusto e questo comunque si avvicina tanto al risultato ottimale.
Un sandalo con zeppa aiuta a slanciare la figura.
Per il resto sono sempre io, più femminile e più contenta di guardarmi allo specchio.
Bene, ho pensato, ora che so come dovrei vestirmi basta andare in giro per negozi e rimediare al mio guardaroba.
Povera illusa!
Il problema è che indosso una taglia 48/50, quindi sono al limite per le taglie considerate normali (*) (cioè non in tutti i negozi normali si arriva a vestire oltre la 46) e nella sezione curvy spesso la taglia più piccola mi sta comunque larga.
Sono comunque uscita per fare shopping e sono approdata a OVS attratta dai prezzi ragionevoli e dalla possibilità di provare tanti capi senza le pressioni della commessa.
Sono prima passata nella sezione curvy, buttandomi sulla L, la taglia più piccola. Ho provato delle bluse.
Dai miei recenti “studi” sulle forme del corpo, sono tutte cose adatte ad una donna a mela, abbondante sopra e piccola sotto. Sono bluse che nascondono il punto vita e minimizzano spalle e seno, in modo da rimpicciolire la figura.
A prescindere dal taglio sbagliato per la mia figura (avrei provato altri modelli, ma erano tutti della stessa forma) è il vecchiume dei modelli che mi sconcerta. A parte la camicia con scollo a v in alto a destra, sono tutti capi che potrebbe indossare una persona avanti con gli anni, possibilmente invitata non dico ad un matrimonio, ma comunque ad una festa, un battesimo, un compleanno di 70 anni, di sera, al ristorante. Una ragazza di 20 anni che fa la barista stagionale o la babysitter d’estate non potrebbe mai indossare nulla di simile. Ma neanche una 43enne che gestisce una sala per feste di compleanno (ogni riferimento è puramente casuale).
Parliamo dei pantaloni? Erano LARGHISSIMI. E per larghissimi intendo che non mi stavano su. Quelli neri avevano la coulisse per stringere in vita, ma io ho fatto fare due giri, facendo il fiocco dietro, e i pantaloni erano comunque larghi. Erano una taglia 50. Sono uscita e nel reparto “taglie normali” ho preso un pantalone taglia 48. Volete vedere?
Non salivano e non si chiudevano. La pancia molliccia strabordava impudentemente.
Vergogna, cicciona!
Sempre nel reparto taglie normali, al pantalone avevo abbinato una blusa carina, rosso fuoco, con le maniche a sbuffo che, a quanto pare, riducono visivamente le braccia troppo grandi.
Stretta. Mortificazione.
Quindi ricapitoliamo: la taglia 50 della linea curvy mi sta grande, la taglia 48 della linea normale mi sta piccola. Vado sul su misura? Che nervi!
Ho fatto tanta fatica a perdere 60 kg per ritrovarmi ancora con queste difficoltà nel vestirmi?
Che palle!!!
E parliamo anche delle linee. Cosa vi costa prendere questa blusa rossa e farla anche delle taglie 50/52/54/56/ecc.? Perchè per le taglie grosse i modelli devono essere brutti, tristi, scuri e antichi? PERCHE’???
Poi ho provato due abiti, il primo della sezione curvy, e questa era l’unica opzione, come linea, per abiti da ciccione (si, perchè poi ti chiamano curvy, ma ti trattano da cicciona)
La mia faccia credo dica tutto. Una busta della spazzatura avrebbe vestito meglio, perchè almeno il nero sfina.
Il secondo abito che ho provato, “normale” taglia 48, dal taglio anni 50, mi entrava a dimostrazione che sopra sono piccola, nonostante i fianchi larghi.
Peccato che il modello arrivasse un po’ troppo sopra il ginocchio (anche se nella foto non sembra) e fosse un po’ troppo da quindicenne. Però l’esperimento ribadisce il concetto che è su questo genere che devo orientarmi.
Ho cercato invano gonne a ruota, sia a OVS che in altri negozi di fast fashion, niente. Sembra non si vendano le gonne in generale, a parte qualche minigonna. Mi chiedo come mai? All’estero le donne indossano le gonne con molta più frequenza e naturalezza rispetto a noi italiane. Uffa, a me le gonne piacciono.
Sono poi passata anche da Kiabi, che ha la linea curvy. Anche li niente gonne e non ho provato nulla della sezione curvy perchè era tutto troppo triste e abbondante e per le donne a mela, come se ingrassando, tutte le donne italiane ingrassassero nello stesso modo.
Ho trovato un abito a sacchetto, ma con annessa cintura e mi sono ricordata che mettere una cintura in vita aiuta le donne a pera.
Senza cinta sembro un sacco, con la cinta sembro un sacco con la cinta, oppure mia nonna con il grembiule, pronta per fare la passata di pomodori. Ma che roba! Mi chiedo a chi possa stare bene una cosa simile.
Devo continuare i miei giri, mancano ancora tanti negozi nei quali potrei sperare di trovare la taglia giusta, come ad esempio quelli di marca, ma intanto traggo alcune conclusioni dal primo giro:
- in Italia non si vendono le gonne, c’è da capire se è perchè le donne italiane non vogliono metterle o per altri motivi;
- in Italia la donna grassa è considerata brutta e deve coprirsi con cose informi, che nascondano le oscenità;
- in Italia la donna grassa ha sicuramente più di 60 anni e quindi va vestita in maniera classica e con colori scuri e dismessi;
- in Italia la moda curvy è una presa in giro.
Perchè insisto sul fatto che è “in Italia” che queste cose accadono? Perchè se abitassi all’estero, potrei vestirmi ad esempio così.
E mi sentirei bella e accetterei meglio le mie curve, perchè mi sentirei femminile e niente affatto sbagliata.
Lo so, state per dirmi “Compra online“, ma di questo parleremo la prossima volta.
(*) in questo post ho usato impropriamente la parola normali per definire le taglie e, conseguentemente, le persone che indossano taglie al di sotto della 46. In realtà non so cosa sia la normalità. Se la normalità fosse quello che indossa la maggioranza della popolazione, direi che è normale chi indossa la taglia 48/50, giacchè tutte ste magre io in giro non le vedo mica. Ma siccome a quanto pare è normale quello che propone l’industria della moda, allora siamo portati a credere che sia normale essere anoressiche e anormale avere qualche chilo in più. Chi indossa una taglia 46 è perennemente a dieta, perchè sa che è un attimo passare alla 48, chiaramente illegale, allo stesso modo in cui chi è una tg. 42 brama la 40, perchè modelle taglia 42 non se ne vedono in giro. Se poi indossi la taglia 36 e hai comunque le energie per deambulare, ti tacciano di anoressia e ti dicono che dovresti mangiare un po’ di più. Questo per dire che “Normale un par di palle”.
Nessuno è normale, quindi tutti lo siamo.
Nel post quando dico “Normale” mi riferisco ai negozi che comunemente si vedono in giro e che non riportano le parole “Curvy” “Oltre” “Plus Size” o “Taglie Comode” in vetrina.
Lo facciamo un piccolo sondaggio? Voi che taglia indossate?
Sinceramente con il vestitino a quadretti io ti ci vedo bene. Io sono una forma a pera col seno piccolo, ho una taglia 42, eppure non trovo vestiti che mi stanno bene. C’è in giro una moda strana, ci sono tanti vestiti larghi e non mi piacciono, sembro incinta, mi allargano i fianchi, mi fanno sembrare più bassa di quello che sono, tozza, non ne ho comprato nemmeno uno quest’estate. Preferisco vestirmi con gonna e maglietta. Tu dirai: ma che problemi ti fai, hai una 42? Hai ragione, ma per una che è a dieta da una vita, che da una vita rinuncia ad un sacco di golosità, di quantità, quando va ad acquistare e non trova vestitini che cadano nel modo giusto, ecco…ti girano. Se mi devo vestire elegantina, cosa che capita assai raramente, avendo una vita sociale molto ridotta, ricorro a tre vestitini acquistati più di dieci anni fa, uguali ma di colori differenti.
E’ esattamente come dici tu, la moda è assurda e da fastidio che facciamo tanta fatica per stare in salute e perdere i nostri chili in eccesso e poi non riuscire a trovare abiti carini che ci valorizzino. Non è questione di taglia, è questione di moda che non pensa alle donne vere.
io in giro vedo donne magre, donne snelle, donne formose e donne più grasse (idem per gli uomini quindi direi che anche una una donna taglia 42 o 44 (perchè è così di natura non perchè a dieta) è normale e si vede in giro. Detto questo, hai tutto il diritto di trovare abiti eleganti e carini, i negozi dovrebbero soddisfare una clientela la più ampia possibile
anche una una donna taglia 42 o 44 (perchè è così di natura non perchè a dieta) è normale e vera
e persino una donna taglia 40 è vera, insomma sono tutte vere
Tutte vere, giustissimo, ma una taglia 40 ha molta più scelta rispetto a chi indossa una 48. E questo non è giusto. Sai quante donne in Italia indossano una taglia superiore alla 46? 10 milioni da dati ISTAT. 10 milioni.
Giusto.
Esattamente.
allora
decalogo
mai andare nei negozi durante i saldi, mai chiedere alle commesse qualsiasi cosa, ci sono negozi con taglie false porti a casa una 44 devi aggiungere piu 4 ( detto da un uomo) perchè vengono confezionati nel sud est asiatico….risultato io compro senza misurare, o la va o aspetta in armadio, so che sembra assurdo ma ho fatto anche cose così, e devo dire che se ne hai tolti 66….( complimentoni) ne toglierai altri 10 sicuro, per cui non ti innervosire e pensa a me che sono una piramide rovesciata ( stai ridendo lo so) ma il vero male è avere i fianchi stretti e tutto giunonico sopra, non mi arrendo, e a settembre troverò un allenatore !
Si dice Triangolo invertito, non Piramide rovescia …. ihihihihi
Non perderò mai altri 10 kg, piuttosto muovo una rivoluzione contro l’industria della moda 😉
no il triangolo no
tu perderai 10 kg, io perderò 10 kg metti le mani così !
pensa positivo e non portarti tua madre a fare shopping nè a scrivere post così grondanti dolore !
credo che lei sia orgogliosa di te, e tu dovresti sprizzare orgoglio e basta,
e non ridere se vedi un triangolo su una bici !
Guarda mia cara che ora non ti trovo per nulla grassa. Stai bene perdere solo qualche altro chiletto. Nulla di più. Ti prego rischi di perdere la tua personalità. Il vestitino era favoloso. Baci e stai tranquilla tua mamma ha Seri problemi non tu😘😘😘😘💕💕💕
Grazie. Anche io penso di stare bene al massimo con 5 kg in meno, vorrei solo potermi vestire carina, come ho sempre sognato, come era impossibile quando portavo la tg.60, ma come dovrebbe essere facile vestirsi adesso.
Mia madre è sicuramente orgogliosa di me, ma ha una educazione antica e bigotta e non si è mai resa conto dei danni che ha causato con quella che per lei era una “sana educazione”. Non posso cambiare quello che lei è nè quello che ha detto e fatto, posso solo cambiare il mio modo di reagire ai suoi commenti tuttora sarcastici sui grassi.
Tutto quello che dici è vero. Devi rafforzare la tua personalità e potrai affrontarla serenamente. Vedrai che troverai sempre più cose carine da indossare. Fammi partecipe. Con tanto affetto e sostegno Anna 😘😘😘😘😘😘
Hai ragione, tutto parte da me, dalla mia autostima e dalla sicurezza che riuscirò ad avere in me stessa. Ovviamente non è semplice, perchè la mia autostima è stata minata durante la mia infanzia e adolescenza e tuttora subisco attacchi più o meno feroci dalla mia famiglia d’origine. Per fortuna ho il marito che mi sostiene e incoraggia.
Per quanto riguarda l’abbigliamento, io non mollo!
Non è poco avere un marito dalla tua parte. È tantissimo. Vai avanti come un panser non preoccuparti😍buona giornata❤️
Si infatti, il marito aiuta tanto. Grazie e buona giornata anche a te 🙂
Guarda, sia io che mia figlia siamo una 50.
Stessi problemi.
Trovare qualcosa di femminile è carino in negozio è una sfida impossibile. Per alcuni anni, avfvzmo trovsto in negozio dove ci facevano dei capi su misura senza addebitarci un sovrapprezzo. Provavamo il48 e se vi piaceva ci facevano una 50
Era favoloso.. ora di dono trasferiti ed cerchiamo di internet…ma i prezzi sono più alti… e non sempre siamo soddisfatte. Io ho mandato indietro una marea di cose.
Anche acquistare online non è semplice, ma sto preparando un post dedicato all’argomento, perchè vale la pena approfondire.
Capisco comunque le vostre difficoltà perchè sono comuni a tantissime donne.
Lo leggerò con interesse
Scusa tutti gli errori di battitura…
Nessun problema.
Eccomi taglia 52…e per ipantaloni non basta!
Sono una pera con una quinta di seno o una clessidra non so.
So che ho tanto di tutto.
Sono un metro e settanta ma sono anche 84 kg.
Ne pesavo 16 di piü,,,ora sono soddisfatta? Certo che no.Sono a dieta?
Certo che no..cerco di limitarmi qst si.
Alla tenera età di 52 anni ho imparato ad accettare molto di me…mi sento spesso inadeguata e grassissima maso che pure le 42 si sentono cosî…e allora?
Mi godo la vita e sdrammatizzo…ci ironizzo.
Vestirmi ė quasi sempreun impresa.
Se trovo un jeans che mi sta bene lo tengo per 10 anni buoni.
Giro giro giro e provo provo provo….Non a taglie ma a occhio…
Ho scoperto h&m dove una 44 mi sta….e pure larga….che taglie saranno?
Bei capi moderni e che vestono molto.
Ho una collezzione di circa 10 abiti anni 50 uno piů bello dell altro presi tutti on line sul sito lady vintage.
Ottima fattura facile trovare la taglia perfetta e corri ora che con i saldi fai degli affaroni…sono un po costosettia prezzo pieno ma le offerte le fanno tutto l anno.
Li portod estate e in inverno con sopra uno scaldaspalle ancora di piü.
Ti leggo sempre sandra…sei stata eccezzionale.
Per me il prossimo lavoro da fare ė….RILASSATI!!!
Smetti di far girare tutto attorno al tuo peso…viviti tutto qll che hai di bello e mangiaanche senza sentirtiin colpa…certo non cm se non ci fosse un domani ma con la consapevolezzache tu sei sandra e non qll che pesiun abbraccio
Grazie Cristina per il tuo messaggio. Per quanto riguarda l’abbigliamento, sono sempre più convinta che ci sia un grosso problema di fondo, fatto di pregiudizi e poca comprensione del fisico delle donne. Forse gli stilisti sono tutti maschi, o donne magre, comunque persone che non sanno cosa significhi avere qualche chilo di troppo.
Come dici tu, ci fanno sentire inadeguate sia se portiamo una 52 che se portiamo una 42 e questo è malato, o comunque non sano.
Devo sicuramente imparare a rilassarmi, partendo dal presupposto che dovrei essere fiera di me stessa. Ci sto provando, anche reinventandomi sul lavoro. Non è facile, ma se sono riuscita a sconfiggere l’obesità, allora posso fare qualunque cosa.
Un abbraccio e complimenti per la tua energia.
Ciao Progetto Felice, trovare un abbigliamento carino a partire dalle taglie 48/50, in effetti, è difficile.
Da Coin è possibile provare delle taglie alte eleganti, con buoni tessuti, e bei modelli, ma sono prodotti di marca quindi piuttosto cari, inoltre non credo che Coin sia dappertutto.
Poi c’è H & M, se uno ha la pazienza e la capacità di cercare alla fine si trova sempre qualcosa di carino. Ma anche H & M non si trova ovunque. Certo c’è il sito web per comprare on line, non so se ci sono tutti i capi che si trovano in negozio e viceversa. Io compro molto on line, ma raramente abbigliamento. Ho bisogno di vedere i vestiti, verificare le taglie. La Redoute on line non è male, ha tutte le taglie. Colgo l’occasione per complimentarmi per il tuo percorso che è pazzesco. Per tutti è auspicabile capire qual è il momento per stabilizzare il peso. Questo lo può sapere solo il diretto interessato, più dei vari professionisti di cui si avvale e i consiglieri improvvisati.
Ciao Irene e benvenuta.
Da Coin non sono mai stata, anche perchè qui in zona non c’è. Da H&M si, le cose si trovano, non sempre bellissime, ma è stata la mia ancora di salvezza quando pesavo tantissimo.
Compro anche su Bonprix, ma non mi entusiasma.
Insomma… facile non è, ma neanche impossibile, dai.
Per I vestiti ti consiglierei con un taglio sul seno ai laterali (non so se mi spiego infatti la camicia Ovs ti sta bene) e largo sotto… anch’io ho un sederone ma il problema fondamentale che le cose curvy ci sono (almeno qui a Venezia) in Italia ma devi spendere di più e quindi bisogna calcolare bene il budget. Io alcune volte vado nei negozi di seconda mano e trovo cose “vintage” a prezzi buoni e non inquino. La Caritas del posto qui organizza dei mercatini per abiti e vestiti che non riescono a dare dai guardaroba perchè passati fuori moda dove trovo sempre roba buona e alcune volte nuova, sai merce invenduta dei negozi. Nelle nuova moda non mi ritrovo nemmeno un po’ ma neanche di striscio… poi vesto in total black e quindi ho risolto il problema. Poi qui vicino c’è outlet di Coin così ogni tanto vado e trovo cose veramente buone (la Coin ha prezzi improponibili per me non solo economicamente ma trovo vergognoso comprare una maglietta nera a 35 euro e quindi la pago 10 all’outlet e vaffanculo) ma io ho un armadio essenziale in tutto anche nelle scarpe (retaggio scout, credo). Il problema e che ci vuole tanta pazienza e non c’entra un cazzo l’autostima e poi le foto nei camerini fanno sempre schifo 🙂 Non devi mollare alla fine ci riuscirai. Calma e sangue freddo!!! Il vestitino a pois ti sta benissimo ma anche quello che dici che è corto sul ginocchio (anch’io ho la stessa fissa) ma sai come lo giro il problema? Aggiungo una striscia di tessuto della lunghezza che voglio io e sto tranquilla… alcune volte basta poco!! Ad un altro di jeans che ho da una vita ho aggiunto una stoffa colorata e devi vedere che effetto che fa!!! Prima di partire ti scrivo che devo dirti un paio di cosette sulla nostra ideuzza ma la strana sa disegnare, giusto? Mo’ a’ sistemo io!!! ahahahaha Don’t panic e respira!
Scrivimi quando vuoi.
Vintage non ho mi comprato, qui sembra costare più del nuovo
Perchè forse non c’è concorrenza e ripeto forse
Può essere.
Secondo me non è questione di grassi non grassi, normali non normali, Italia o non Italia.
Io per fare un esempio durante questi saldi sono entrata da mango (se da te c’è prova, perchè di gonne carine a ruota ne ho viste a bizzeffe) e ho provato un paio di jeans taglia 40, che dovrebbe essere la mia taglia: beh non mi entravano, si bloccavano sulle cosce. Secondo me tutto dipende dai vari negozi e dalle taglie impazzite che fanno in questi anni, perchè io di alcune marche vesto la 44 e di altre addirittura la 38, che se ci pensi è assurdo. Su internet sinceramente evito di prendere roba, tanto alla fine non potendo provarla, finisce sempre che o ti sta piccola o grande.
Ps. a me quel vestitino a quadri bianco e nero piace tanto come ti sta su, anche se dici essere troppo corto 🙂
Mango mi piacerebbe provarlo, ma in zona non c’è e online, come dici tu, mi fido poco.
Per il resto hai ragione, le taglie sono impazzite e non si capisce niente, ma anche la moda fa schifo. E in Italia ti assicuro che è molto settoriale. Poi magari nelle grandi città c’è anche più scelta, ma nella periferia la situazione è drammatica.
Anche a te😘
Alcuni anni fa ho praticato danza del ventre. L’insegnante era una giovane studentessa fuori sede, molto brava al punto che ti faceva venire voglia di avere dei fianchi enormi ed un grosso fondoschiena per essere come lei mentre ballava. Noi allieve, comunque poche, avevamo almeno 40 anni, questo l’ho sottolineato per dire che non c’era confidenza, e l’insegnante era molto professionale si faceva lezione dal primo all’ultimo minuto senza chiacchere. Alla consueta cena/pizza di fine anno una signora porse il suo piatto con gli avanzi all’insegnante dicendo di finirlo e lei lo finì. Io rimasi molto colpita da questo gesto al punto che me lo ricordo ancora oggi per i seguenti motivi: se uno vuole evitare che si buttino gli avanzi chiede se qualcuno li vuole (magari chiamandoli con un altro nome, ma di quello si tratta), non ci si rivolge ad un’unica persona come se questa fosse addetta a finire gli avanzi, e soprattutto prima lo si chiede, non si porge il piatto direttamente, mettendo forse la persona in difficoltà a respingerlo. Purtroppo l’insegnante li finì e rimasi dispiaciuta, perché credo che nessuno debba finire gli avanzi di nessuno ma soprattutto nessuno deve dare all’altro i propri avanzi da finire. Mi dette fastidio anche la sicurezza con la quale la signora si rivolse all’insegnante dando per scontato che chi fosse in sovrappeso avesse il ruolo di finire gli avanzi, che purtroppo l’insegnante confermò e che mi fece pensare che era lo stesso ruolo che le davano a casa e quindi non ci aveva trovato niente di strano. Questo ruolo al di fuori delle mura domestiche non è naturalmente il tuo caso, però mi è venuto in mente perché evidentemente ad alcune persone viene data questa “incombenza”.
Si, è triste che a qualcuno venga affibbiato il ruolo di finire gli avanzi, come se fosse appunto un cane. Ed è ancora più triste che si dia per scontato che chi è in sovrappeso abbia questo ruolo, come se avesse un pozzo senza fondo al posto dello stomaco. La cosa brutta è che quando ti trattano così fin da bambina, finisci per sentirti davvero una schifosa mangiona, o, peggio, alla stregua del cane di famiglia.
Da quando ho smesso di accettare gli avanzi di mia madre (che la domenica cucina abbondante e poi pretendeva che il lunedì io finissi gli avanzi della domenica, perchè lei tornava a petto di pollo e riso in bianco, ma le dispiaceva che la lasagna andasse buttata), ora mia madre offre gli stessi avanzi a mio figlio, solo perchè sta mettendo la pancia. Io la rimprovero sempre rispondendole “Massimo non è il cane di famiglia, gli avanzi puoi darli a Nick (che è il nostro cane)” ma lei si offende e dice che è uno spreco darli al cane.
Insomma… è una lotta, anche psicologica, contro chi ti tratta da cane e il tuo amor proprio.
Mi dispiace per la tua insegnante, evidentemente così assuefatta da non trovarlo nemmeno strano.
Grazie comunque per la tua testimonianza, perchè mi hai fatto riflettere ancora di più.
questa cosa di usare i parenti per finire gli avanzi è davvero di pessimo gusto
Per più di una ragione.
Da insegnante di ballo ti dico che magari il mangiare la pizza che le è stata data l’ha fatto per “motivi di pr” e ci è morta dentro. Anche a me spesso gli allievi ben più grandi di me fanno battutine sul cibo ed in quei casi non puoi far altro che sorridere, assecondare e andare avanti. Voi siete prima di tutto clienti, se le avesse risposto anche un minimo stizzita probabilmente per lei sarebbe stato una macchia a livello lavorativo. Teoricamente se la scena era tanto smaccata toccava a voi compagne di corso e coetanee rimettere la signora al suo posto. Bisogna rendersi conto che siete voi allievi ad avere il coltello dalla parte del manico anche in queste situazioni al di fuori delle lezioni, noi insegnanti non possiamo far altro che sorridere e cercare di spostare l’argomento.
Oddio…. forse bastava rispondere “No grazie, sono piena” non necessariamente in tono stizzito.
E comunque può anche darsi che le andasse un pezzo in più… chissà!
Ciao! Io ho 28 anni e sono una 48/50. Fino a pochi anni fa ero una 46 e mi riuscivo ancora a vestire nei negozi normali, ora mi son trovata a buttarmi addosso legging si Decathlon assieme a vestaglioni e magliettone comprate al mercato perchè nei negozi con il mio target di età le taglie ultimamente non vanno oltre la 44.
Fortunatamente ho scoperto un sito che si chiama Shein che ha vestiti per ragazze giovani e meno giovani anche plus size, non sono il massimo come qualità e per 10/15€ al pezzo non mi aspetto di più, ma almeno son cosette sfiziose e simpatiche che non mi fanno sembrare mia nonna. C’è anche una bella sezione di abitini e di gonne a ruota e se nel profilo inserisci le tue misure quando apri le pagine dei vari capi hai il suggerimento sulla taglia che ti starebbe meglio. Il mio primo ordine da loro è andato bene, son stata abbondante con la taglia perchè pensavo risultassero stretti (vengono dalla Cina), ma la prossima volta dovrò prendere almeno una taglia in meno perchè sono abbastanza giuste come taglie paragonate alle nostre.
Spero possa trovarti bene anche tu 🙂
ci dovrebbero essere abiti carini per ogni età e ogni taglia
Amen.
arrivo lunga su questo post ma mi sento partecipe: ho 51 anni, sono una 52, un mix fra clessidra e pera con molto seno (oscillo fra 5^ e 6^, e anche sull’intimo curvy ci sarebbe da scrivere parecchio! ), e io adoro letteralmente i pantaloni, soprattutto i jeans, mentre non ho più gonne, perché non mi ci trovo bene, sono sempre stata molto maschiaccio…. il mio fisico é cambiato negli ultimi 25 anni…. quindi sono stata fino ai 25 abbastanza magrina, poi…. ho sposato un appassionato di cucina… il mio problema di ricerca abiti é… il budget! ho trovato qualche marchio carino (lo spagnolo Liolà, mi pare, e poi Cecil), ma in stagione i prezzi sono alti, e coi saldi finiscono le taglie utili….. quindi quando trovo qualcosa che mi piace e mi sta bene…. ne approfitto! ho trovato qualcosa di carino anche da Camomilla (solo x il sopra), ma anche qui solo durante i saldi…. E comunque hai ragione tu, molte delle cose che si trovano sono tristi o seriose, magari il taglio ci sta anche bene ma i colori sono da ospizio o convento…. io invece adoro vestire colorato, o anche blu, o anche nero, ma non triste!!! perché i vestiti devono completare il mio stato d’animo e aiutare ad esprimermi, non appiattirmi e deprimermi….. Coraggio, ce la faremo!
Ciao e benvenuta. Ti capisco benissimo, le difficoltà sono tante e quando trovi finalmente qualcosa che ti sta, lo compri anche se il prezzo è alto o non è proprio di tuo gusto. Per questo penso ci sia bisogno di una piccola novità… di cui parlerò presto 😉 quindi resta connessa!!!