Giorni Felici

Miss Alabama e la casa dei sogni

Giorno felice #903

Anche per il 2017 mi sono iscritta a diverse sfide di lettura, di cui vorrei avere il tempo di parlarvi più approfonditamente in un post dedicato. Per ora mi sono limitata a creare una pagina sul blog dove, come di consueto, terrò aggiornata la lista delle mie letture anche per il prossimo anno.

Una di queste letture è partita con un pochino di anticipo rispetto alle altre.

Si tratta della Ruota delle letture organizzata da La Libridinosa e La biblioteca di Eliza, blog che seguo già da un po’ di tempo.

Si tratta di leggere due libri ogni due settimane, seguendo le indicazioni date dal giro di ruota apposito, che fornisce due obiettivi specifici.

Per questo primo giro il mio compito è quello di leggere un libro recensito da La biblioteca di Eliza nel 2016 e un libro con la copertina nera.

Dal blog de La biblioteca di Eliza ho scelto Miss Alabama e la casa dei sogni di Fannie Flagg, quella di Pomodori verdi fritti, per capirci, attratta dall’idea della casa dei sogni.

miss-alabama

C’è questa ex Miss Alabama, ormai sessantenne, che medita il suicidio perchè troppo infelice.

Ecco… questa cosa si capisce dalle primissime pagine e ho subito avuto un brutto presentimento, perchè io odio anche solo il pensiero del suicidio. E’ una cosa che mi disturba nel profondo, non lo capisco, non lo accetto, è più forte di me. Per farvi capire la mia repulsione per il suicidio, quando stavo leggendo, con immenso piacere, Anna Karenina, l’ho mollato a poco dalla fine perchè qualcuno mi ha spoilerato che alla fine lei si uccide.

Quando ho letto che questa Meggie meditava il suicidio, ho tentennato. Poi ho pensato che non era di certo quel genere di libro che finisce con la protagonista che si toglie la vita e, confidando nel lieto fine, sono andata avanti.

La storia è carina, scorrevole, ma a tratti noiosa. L’ho trovato molto da “vecchia comare“, con tutte queste signore anziane che si lamentavano costantemente dei tempi moderni, ricordando con forte nostalgia i bei tempi andati. Non so se diventerò anche io una nostalgica degli anni 80/90, che odia la gioventù, ma per ora mi sento ancora troppo giovane per immedesimarmi nelle vecchiette protagoniste di Miss Alabama.

Capisco la difficoltà ad accettare il trascorrere del tempo, capisco la delusione delle aspettative della gioventù, capisco il grande amore andato e sempre rimpianto, capisco tutto, però che noia.

L’unica cosa che ho in comune con la protagonista è l’infanzia passata dentro un cinema e si, come effetto collaterale si ha davvero l’aspirazione a vivere come in un bel film, quando cresci a pane e cinema.  Aspirazione che rimarrà sempre e comunque delusa, perchè, appunto, la vita non è un film nè un film sarà mai complesso e ricco come una vita vera. Io, crescendo, l’ho capito, Meggie no.

Il messaggio del libro arriva forte e chiaro: la Vita può sempre sorprenderti, quando meno te l’aspetti. Ma questo io lo sapevo già, per questo motivo non contemplo il suicidio e non riesco ad immedesimarmi in chi ci butta anche solo il pensiero.

Per quanto la tua vita possa apparirti miserrima, c’è sempre e sicuramente qualcosa di positivo, che non vuoi o non riesci a vedere.

Mi è piaciuta molto l’idea delle agenti immobiliari, perchè forse è il mestiere dei miei sogni e lo avrei di certo fatto se avessi avito la fortuna di nascere negli Stati Uniti.

Per il resto la vita perfetta di questa Miss Alabama depressa mi ha dato piuttosto fastidio.

Molto più interessante la storia dei gemelli Edward ed Edwina, ma anche li ero arrivata alla soluzione dell’enigma già a metà libro, quindi forse la cosa non era poi così misteriosa.

Niente, una lettura così, nè morti nè feriti. Carino, ma nulla di indimenticabile.

 

Ora però mi tocca passare al libro con la copertina nera.

Avrei pensato ad un romanzo di Stephen King, come La tempesta del secolo, ma non ne sono convinta. Mi piacerebbe leggere Frankenstein di Mery Shelley, ma devo vedere se le copertine sono abbastanza nere (io comunque leggerò un ebook che ho sul Kindle da molto molto tempo).

Voi cosa leggete di interessante?

2 pensieri riguardo “Miss Alabama e la casa dei sogni

  1. Io sto leggendo Ricordati di essere felice. Ho bisogno di letture positive e questa sembra essserlo , ma l’ho appena iniziato. Per quanto riguarda il suicidio ne avrei da dire. Ho vissuto a diretto contatto con una persona che è arrivata a compiere questo gesto, poi l’abbiamo salvata, ti assicuro che quando arrivano a quel momento , della persona che si conosceva non resta nulla. Vanno il tilt. Io non condanno mai chi arriva a tanto perché credo che ci voglia più coraggio a vivere che a togliersi la vita e che la vita a volte sa essere davvero brutale e sa accanirsi troppo con certe persone.

    1. Ecco, io non ho mai avuto un contatto diretto con il suicidio.
      Il mio rifiuto nasce dall’attaccamento alla Vita. Che, per quanto brutale possa essere, lascia sempre una via d’uscita. E mia nonna diceva sempre che !A tutto c’è rimedio, tranne che alla morte” e per questo non importa quanto sia dura la Vita, c’è sempre un rimedio e io sono programmata per trovarlo.
      E un po’ le condanno le persone che decidono di togliersi la vita, perchè è un atto vile ed egoistico, non lascia spazio a nulla, neanche al dialogo. Le persone che restano rimarranno sempre con lo scrupolo di non aver fatto abbastanza, ma magari neanche si erano accorte che qualcosa non andasse. E se avessero saputo, magari sarebbero accorse per aiutare la persona in difficoltà in mille modi diversi. Insomma…. bisogna imparare ad affrontarla, la Vita, non a fuggirne.
      Ma il discorso è complesso e io non sono una psicologa.
      Sono solo una a cui da fastidio anche solo pensare di morire, figuriamoci se posso contemplare l’idea di porre fine alla vita arbitrariamente!

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