Ormai è un anno che ho cambiato le mie abitudini, non solo alimentari. E’ giunto il momento di descrivervi la mia giornata tipo, alimentare, sportiva e lavorativa.
La mattina la sveglia è presto. Di solito in palestra vado alle 8 o alle 9 quindi devo svegliarmi alle 6.30 o alle 7.30 per essere sicura di arrivare in orario.
Colazione:
- 2 fette di melone (indifferentemente estivo o invernale)
- 4 mandorle sgusciate o 6 pistacchi non salati o 4 nocciole sgusciate
- 1 caffè amaro (o 2 caffè se ho l’allenamento)
Allenamento:
- con il personal trainer facciamo un allenamento esclusivamente muscolare della durata di un’ora circa. Cambiamo allenamento ogni tot di settimane, con un minimo di 2 e un massimo di 6. Di solito alterno esercizi per la parte alta del corpo (spalle, dorso, petto) ad altri per la parte bassa (quadricipiti, quadricipiti femorali e glutei). Niente cardio, niente addominali, niente interno ed esterno coscia. Cronometriamo anche il recupero, in modo da tenere sempre il cuore ad un livello che aiuta a bruciare i grassi.
Spuntino di metà mattina:
- in teoria non dovrei mangiare niente, ma di solito ho famissima e quindi per spezzare la fame e arrivare al pranzo senza divorare lo sportello del frigo, mangio un cubetto di parmigiano. Il parmigiano è grasso e proteine e aiuta a sostenere lo stomaco. Con me funziona, ma d’estate non è il massimo da portare come snack in spiaggia.
Pranzo:
- Proteine e contorno. Stop.
Posso mangiare bistecche di maiale (taglio magro) oppure bistecche di vitello o di scottona. Oppure hamburger di vitello o hamburger di tacchino. Oppure pollo arrosto, oppure pollo alla griglia, oppure spezzatino di pollo con funghi, oppure osso buco cotto in padella col sugo. Oppure pesce: di solito preferisco il filetto di salmone cotto al forno con olive nere e pomodorini, ma va bene anche l’orata al forno, o una pentola di cozze e vongole.
Non peso mai le proteine, anche se di solito siamo sui 200 grammi abbondanti, di più non riesco. Quello che importa è misurare l’olio: un cucchiaio da cucina a pranzo e uno a cena. Cucinando la stessa cosa per me e per il marito, abbiamo la possibilità di mettere un cucchiaio nel secondo e uno nel contorno, ma se facciamo cose alla griglia, che non necessitano di olio, lo usiamo tutto (o un po’ meno) solo per il contorno.
Per contorno dipende. Ultimamente mangio i pomodori, conditi con olio, sale e origano (o basilico). Va benissimo anche l’insalata verde, oppure i contorni di verdure cotte, ma con poco olio. Se sono in vena, preparo un misto di zucchine, peperoni e cipolla, cotti insieme in poco olio. Ottimo, anche da mischiare all’uovo per farci una gustosa frittata al forno. Evito le patate, ma anche i legumi, che sono comunque fonte di carboidrati.
Niente pane.
Niente pasta.
Caffè amaro per finire il pranzo.
Merenda:
- Frutta fresca. Il coach dice: un frutto. Io ne mangio un po’ di più. Una pesca e mezza. Due fette di melone. Una mela. Una pera abate grande. Qualche prugna o susina. Dipende dalla stagione. Niente banane o uva o fichi, niente cachi, niente anguria (mi fa male allo stomaco), niente ananas (alza la glicemia).
- Frutta secca. Alla frutta fresca unisco sempre la frutta secca, perchè abbassa il picco di glicemia provocato dall’assunzione degli zuccheri contenuti nella frutta e quindi limita l’assorbimento sotto forma di grasso da parte del mio corpo. Geniale. Mangio la frutta secca della mattina, quindi pistacchi non salati, oppure mandorle, oppure nocciole, oppure noci. Dipende da quello che trovo.
Cena:
- Idem come il pranzo. Un secondo con contorno. Di solito cerco di variare, in modo da non mangiare sempre la stessa cosa. Non è facile, perchè non ci sono moltissime cose che posso mangiare e soprattutto il pesce non mi piace cotto con pochissimo condimento, quindi mi limito a farlo nei modi che riesco a gradire. Ad esempio non mangio il merluzzo, non perchè non mi piaccia, ma perchè non mi piace cotto con poco olio. Per quanto riguarda gli affettati, mangio solo crudo e speck. Potrei mangiare anche la bresaola, ma mi fa male allo stomaco, quindi evito.
Ovviamente mangio una pizza a settimana, di solito il sabato sera e da asporto, così la mangiamo con comodo a casa dopo il lavoro. Cerco di evitare pizze troppo pesanti, evito i formaggi aggiunti (è sufficiente la mozzarella) e le salsicce. Evito anche le verdure, perchè di solito sono cotte con molto olio. Ultimamente la prendo bianca con i funghi porcini e poi ci aggiungo a casa almeno un etto di speck, così aggiungo almeno un po’ di proteine.
La domenica non cambio alimentazione. Se sono a pranzo dai miei mi faccio cuocere il pollo al forno (senza patate), senza olio e con la carta forno, che poi è il pollo stesso a tirare fuori il suo olio. Se sono a pranzo dai suoceri salto il primo e mangio solo l’arrosto (cavallo di battaglia di mia suocera) e magari “sgarro” assaggiando la salsiccia. Niente pane e niente dolce. Prima la domenica mangiavo come gli altri e di solito con un pranzo mi giocavo tutto il ben fatto della settimana e scendere era più difficile e lungo. Ora evito e devo dire che non è un problema.
Non ho molte occasioni di vita mondana, quindi niente inviti a cena da parte di amici, niente aperitivi, ecc. Se capita di andare a mangiare con amici, scegliamo il sabato e la pizza, così non ho problemi. Oppure arrosticini (che sono spiedini di carne di pecora tipici abruzzesi), quindi proteine. Oppure io prendo una tagliata con contorno condito a parte. Insomma, posso farcela.
Cosa mi manca di più? Non tanto la pasta (che in un anno ho mangiato solo a Ferragosto, a Natale, a Pasqua e all’anniversario dei miei genitori), quanto il pane. D’estate mi manca mangiare pane e pomodoro e anche la caprese, che mangio nella versione light con fiocchi di latte al posto della mozzarella.
I dolci erano un problema, ora diciamo che resisto meglio, anche se ne ho voglia quando vedo gli altri mangiarli. Però ho due bambini, che mangiano cose dolci per merenda e sono io a preparargli pane e Nutella, senza leccare il coltello alla fine. Fortifica il carattere, vero?
Tutto qui.
Mi rendo conto che non è semplice, quando il coach ha detto “Stop ai carboidrati” confesso di aver pianto, soprattutto per la colazione senza latte e biscotti o fette biscottate. Però alla fine ci si abitua e mi sento bene, i risultati ci sono, quindi procedo a testa bassa. Lui mi ha detto di continuare così fino a quando continuo a scendere. Prima o poi dovrei fermarmi e allora cambieremo, eliminando la colazione a base di frutta e introducendo quella a base proteica (quindi uova o carne) e la cosa mi terrorizza, perchè mangiare salato a colazione non fa per me. Però so che quando arriverà il momento lo farò, perchè devo arrivare al mio obiettivo ed è meglio cambiare colazione che farsi operare.
Non so se questo mio schema giornaliero possa essere di aiuto per qualcuno, credo che ognuno debba trovare il proprio equilibrio.
Quello che so è che mai avrei pensato di poter eliminare i carboidrati fino a tal punto dalla mia vita, eppure l’ho fatto e non muoio, anzi, sto meglio di prima. E ora penso che con tutte le diete che ho fatto da quando avevo 12 anni in poi, ho solo perso tempo, perchè ho sempre evitato di prendere il toro per le corna.
caspita che brava! ma hai praticamente eliminato anche i latticini? perchè, a parte i fiocchi di latte e il cubetto di parmigiano, non vedo nè yogurt nè altro…
e non usi soya o simili?
la colazione salata penso che la farei volentieri solo se la trovassi pronta! ma io mi alzo moooolto presto (5,45) e gli altri dopo….e prepararla la sera prima non mi sembra proprio il caso!
e il caffè amaro….ho già provato varie volte ma non ce la faccio proprio! una mia amica invece se lo ingolla che è un piacere….
il salmone invece noi lo cuociamo nella pentola a pressione, sulla griglietta, con un fondo di patate a fette (che magari potrebbero mangiare gli altri), condito con aglio e un po’ di capperi, viene praticamente a vapore, molto leggero e saporito!
Niente latticini, in effetti, a parte i fiocchi di latte (quelli magri magrissimi), il parmigiano e la mozzarella sulla pizza, ma, ti dirò, non ne sento la mancanza.
Anche a me scoccia l’idea di dover cucinare a colazione, quindi spero di continuare a scendere costantemente senza dover passare alla colazione proteica.
Per il caffè amaro, ora è un anno che lo bevo così e non mi sono ancora abituata. Diciamo che sono rassegnata al saporaccio, quindi aspetto che si fredda un po’ e lo butto giù alla calata, seguito subito da acqua. Che tristezza. Rimane però il piacere dell’odore, quello continuo ad apprezzarlo.
Devo provare la tua ricetta del salmone, anche se non ho un buon rapporto con la pentola a pressione. Grazie per la dritta.
io sono negata-negatissima in cucina, senza la pentola a pressione sarei già morta di fame (è un segno? 😀 ), noi la usiamo tantissimo perchè dimezza i tempi e si possono fare anche cotture leggere a vapore senza tanti strumenti strani!
ah ah ah allora è vero, diciamo la verità, il caffè amaro fa schifo! però è tutta salute! e l’odore rimane buono comunque! 😉
It’s a pleasure to follow your recent changes to your home office and also to see your daily meal menus and photos! I’m looking forward to hearing all about how things are going once school starts. I know that everything is going to go great !! Abbracci e saluti da NYC 🙂
Buon weekend!!
Lia