Finalmente sono riuscita a portare Emma al cinema a vedere Cenerentola.
Abbiamo approfittato di una giornata libera, abbiamo mollato frettolosamente i parenti, con i quali siamo andati a pranzo fuori per festeggiare gli 80 anni del suocero, e siamo corse a prendere una amichetta di Emma e la sua mamma, che volevano venire al cinema con noi.
Io e Emma abbiamo trovato il film dolcissimo, molto delicato, romantico e commovente. La favola la conosciamo tutti, ma in questa versione cinematografica forse è proprio la Gentilezza a farla da padrona. Cenerentola, che si chiamerebbe Ella, promette alla mamma, sul letto di morte, di essere sempre Gentile e Coraggiosa e riesce a farcela, nonostante la morte dei genitori e le prepotenze della matrigna e delle sorellastre. E alla fine incontra il Principe delle favole, bellissimo, gentile e coraggioso, proprio come lei.
Ho particolarmente apprezzato le scenografie. La casa di Cenerentola era molto naif, in stile vagamente Liberty, molto romantica. Il castello del Principe grandioso, la festa da ballo maestosa. Anche la carrozza era incredibile. Tutto assolutamente perfetto, per una atmosfera da sogno indimenticabile.
Per non parlare dell’abito creato dalla Fata Madrina, talmente soffice da risultare ipnotico quando Cenerentola ballava col Principe.
Perfetti anche gli attori. Cenerentola ispirava dolcezza anche da ferma.
Il principe, il nostro compianto Robb Stark, era strepitoso e anche Emma ha dovuto ammettere che è più bello del suo fidanzatino dell’asilo.
La matrigna, interpretata da una bellissima Cate Blanchett, era perfetta, mentre secondo me le sorellastre erano un po’ troppo carine, ma molto pacchiane nell’abbigliamento.
E poi c’era la stralunata Fata Madrina, interpretata da Bellatrix Lestrange Helena Bonham Carter, fantastica.
Alla fine del film sia io che Emma eravamo commosse e lei mi ha abbracciata e baciata sussurrandomi “E’ stato bellissimo“. Siamo due ragazze sensibili, che si emozionano per un lieto fine, io e mia figlia.
L’unica nota stonata sono state le due amichette di Emma, con le rispettive mamme, che sono venute con noi (una l’abbiamo accompagnata noi, l’altra l’abbiamo incontrata li). Ora, i miei figli sono lungi dall’essere perfetti, ma a volte nel confronto con altri bambini mi rincuoro e li apprezzo un po’ di più.
Emma e io siamo rimaste sedute per tutta la durata del film, attente e silenziose. Emma a volte mi chiedeva delle spiegazioni, ad esempio sulla morte del padre e della madre di Cenerentola, su dove fossero andati una volta morti, e sul perchè di tanta cattiveria da parte della matrigna. In realtà mi ha anche chiesto perchè Cenerentola continuasse ad obbedire alla matrigna nonostante questa la trattasse sempre così male e io le ho ricordato della promessa fatta alla mamma, di essere sempre Gentile e Coraggiosa.
Invece le amichette di Emma hanno combinato un gran casino. Per metà film sono state in piedi, a chiacchierare, a fare capricci ciascuna con le proprie mamme, a pretendere di sedere in braccio e non sulla propria poltroncina. Hanno anche provato a coinvolgere Emma, ma lei ha sempre risposto con un “Schhhhh, sto vedendo il film” che mi ha resa molto orgogliosa. E in bagno, durante l’intervallo, mi ha chiesto: “Mamma, perchè le mie amiche non stanno sedute al loro posto?” “Forse non gli piace il film” ho risposto.
Alla fine del film, io e Emma avevamo i lucciconi agli occhi e camminavamo sulla nuvoletta della favola, mentre le sue amiche erano arrabbiate e annoiate. Una col broncio ha urlato “La prossima volta andiamo a vedere Doraemon!” e l’altra è semplicemente scappata via, con la madre che le urlava “Fermati! Aspetta! Devi metterti la giacca!“. Emma la sua l’ha messa senza che glielo dicessi. Io ho preso l’immondizia da buttare fuori e lei ha preso il rialzo per la seduta, da riportare nelle apposite rastrelliere all’ingresso, mentre le sue amiche sono scappate via e le mamme hanno semplicemente lasciato rialzi e immondizia ai loro posti.
Siamo poi passate alla Giunti perchè io dovevo comprare un regalino per un’altra amica di Emma che compie gli anni a giorni. Ovviamente Emma ha voluto un altro libro della collana Bollicine, di quelli che riesce a leggere da sola. Allora ho preso un libro a fumetti per Massimo e ne ho approfittato per comprare l’ultimo di Stephen King, Revival, appena uscito, per me.
Abbiamo impiegato solo 5 minuti per scegliere i 4 libri e nel frattempo le due amichette hanno iniziato prima a correre per la libreria, poi a fare capricci per farsi comprare un giocattolo ciascuna. Ma capricci veri, di quelli con le bambine urlanti, in lacrime, buttate a terra a tirare le gonne delle mamme. E siccome loro erano in difficoltà, io cercavo di guardare altrove e di far finta di niente, perchè immaginavo si sentissero già abbastanza in imbarazzo. Così ho guardato Emma che, imperturbabile, leggeva la prima pagina del suo nuovo libro mentre aspettava che il commesso facesse il pacchetto regalo per quello della sua amica. Emma non ha degnato di uno sguardo le due amiche disperate, forse anche lei in imbarazzo, oppure troppo presa dal nuovo libro, non lo so.
Alla fine siamo andate via, noi con i quattro libri e le due amichette con i giocattoli che avevano voluto con tanta forza. La mamma di quella che ho accompagnato a casa, in macchina mi ha confessato di essere in imbarazzo, quando la figlia fa così, perchè tutti la guardano e “sicuramente” pensano che lei è troppo povera per comprare un peluche alla figlia. Le ho detto di non curarsi di quello che pensa la gente, ma volevo anche dirle che nessuno, in libreria, ha pensato che lei fosse povera, ma solo che sua figlia fosse molto capricciosa.
I bambini fanno i capricci, è normale. Ma secondo me devono anche imparare che non è quello il modo giusto per ottenere le cose. Anche Emma voleva un giocattolo, ma io le ho detto quello che le dico sempre: “In libreria si comprano i libri. Quindi, se ne vuoi uno, sceglilo, altrimenti niente.” e lei non si è buttata a terra urlante, ma è andata a scegliersi un libro e basta.
Possibile che debba essere così difficile?
Sono troppo critica io?
Non lo so. So solo che mi sono vergognata molto, mi sono sentita in difficoltà per l’imbarazzo delle mamme di quelle due bambine e mi è molto dispiaciuto che nessuna delle due sia riuscita ad apprezzare la bellezza del film che abbiamo visto.
in molti blog femministi che leggo Cenerentola è considerata l’apoteosi del maschilismo, specie quella classica disneyana ma credo che le bambine che vedono questo film non diventeranno necessariamente adulte ossessionate dal principe azzurro. Scommetto però che tuo figlio non ha voluto vederla, vero?
Mio figlio non è voluto venire, odia le storie d’amore. Io non sono femminista nè maschilista, semplicemente apprezzo quello che di buono ci offrono le storie. Devo dire che questa Cenerentola non sembra essere succube del Principe, ma forse il contrario. E’ lei ad insegnare al Principe che se una cosa si fa sempre in un modo, non è detto che debba essere fatta in quel modo. E lui, per Amore, riesce a farsi dare la benedizione dal padre per sposare una popolana e non una principessa. Insomma, è abbastanza sovversivo rispetto all’originale, ma rimane sempre il fatto che lei abbia bisogno di “sposarsi bene” per riscattarsi da una vita di miseria e oppressione.
Però…. però sai alle bambine che gliene frega? NIENTE!
A mia figlia interessava la storia d’Amore, perchè quello che sognano le bambine è che un “principe” bello e gentile si innamori di loro per quello che sono.
Sarà sbagliato anche questo?
no, non è sbagliato e del resto hanno tutta la vita per rendersi conto che la vita per l’appunto non è sempre una favola
almeno tuo figlio non ha detto “non vengo perchè è un film da femmine”, quello sarebbe stato preoccupante
Perchè preoccupante?
La definizione dei sessi è importante per i bambini.
L’importante, secondo me, è il rispetto per l’altro sesso e l’assecondare le inclinazioni dei figli. Mio figlio ha attraversato la fase “pentoline” e nonostante i nonni lo reputassero un gioco da femmine, io gli ho comprato un set apposito, col quale si è divertito. Ora gioca solo a calcio e solo con i maschi e assecondo anche questa fase, certa che arriverà il giorno in cui abbandonerà il pallone per correre dietro alle ragazzine. Mia figlia la mattina vede Lanterna Verde in tv e le piace molto, ma poi preferisce le bambole e le principesse. Veste sempre con i pantaloni, ma è contenta quando si può mettere una gonna.
certo la definizione dei sessi è importante ma io non credo che esistano film o libri “da maschi” o “da femmine” sopratutto quando si parla di bambine e bambini
comunque fai benissimo ad assecondare le inclinazioni dei tuoi figli
Da “non ancora mamma” a volte questi comportamenti mi spaventano. Quanto del comportamento delle bambine è dovuto ai vizi e quanto al carattere? Il carattere può essere “plasmato” dai genitori? Io mi ritengo una persona corretta ed educata grazie ai miei genitori, ma se avessi avuto un altro carattere, sarebbero riusciti lo stesso a rendermi così?
Da mamma ti dico che il carattere è una cosa (e non lo puoi modificare) ma l’educazione è un’altra cosa e su quella bisogna lavorare. Mio figlio, caratterialmente è una tragedia: è permaloso, è sbadato, è egocentrico. Però sa che certe cose non sono ammesse, sa che quando siamo fuori casa deve comportarsi meglio di quando è a casa. Sa che i capricci non pagano. Sa che se scatena l’ira della mamma, poi ci saranno delle conseguenze. Il problema è che non è facile educare un figlio, perchè bisogna dire tanti NO ed è sempre più semplice, apparentemente, dire SI.
E alcune mamme temono che se dicessero dei NO ai figli, questi crescerebbero disturbati, insoddisfatti, infelici e non so che altro. La mamma di ieri, ad esempio, pensa che la figlia potrebbe sentirsi povera se lei non le comprasse tutto quello che lei desidera.
Che bello leggere di questa giornata trascorsa con tua figlia. Nulla di eccezionale: un cinema e poi in libreria, ma quanta bellezza e cura c’è nella tua quotidianità. Per questo mi piace il tuo blog, perchè trova il bello nelle cose di tutti i giorni, ed io, quando tu scrivi e racconti, lo sento e vivo con te quei momenti. Sono felice per te e per la tua bimba. In primo luogo per i bei momenti che riuscite a trascorrere insieme e poi perchè hai una bimba davvero educata e con il sale in zucca. Io, proprio come te, dato il lavoro che facciamo, di bimbi ne vedo tanti, e la maggior parte sono, purtroppo, come le amiche di tua figlia. Ma non è colpa dei bimbi, è colpa delle mamme. Infatti non è un caso che la mamma con cui hai parlato in macchina fosse preoccupata di una cosa che a me non era neppure passata per la mente, ovvero era preoccupata della cosa sbagliata, di sembrare povera e non di passare per una cattiva educatrice, quale è. Assecondare i capriccetti dei bimbi è sbagliato, immagino tu lo sappia bene, dato che hai una figlia tanto brava. Continuate così. Deve essere bellissimo passare dei momenti del genere assieme alla propria madre, condividere delle emozioni insieme… io e mia madre siamo sempre state estremamente diverse e lei non mi ha mai portata da nessuna parte, al contrario mio padre, quando ero bambina, mi portava al cinema, e non potrò mai dimenticare quando mi portò a vedere “Hook”, e dopo il film mi chiese cosa avevo capito e io gli risposi che: “in ogni papà ci può essere un Peter Pan” e lui mi ha abbracciata forte. Momenti solo nostri. Bellissimo.
Ti ringrazio per il tuo bellissimo commento. Io ci provo, ecco, ad essere una buona madre. Non sempre va come vorrei, non sempre sono brava, attenta e propositiva, a volte voglio solo starmene per i fatti miei, ma penso che i bambini percepiscano l’impegno che ci metto e si accorgano quanto bene voglio loro. Spero restino anche a loro dei bei ricordi, vivere una bella infanzia è, secondo me, come porre delle basi solide per una serena vita da adulti. I miei figli non sono modelli di educazione, spesso sono capricciosi e dispettosi, soprattutto l’uno verso l’altro, però anche io so che ci mettono tutto l’impegno che possono, che si sforzano di migliorare anche se non sempre ci riescono.
I capricci fanno parte dei bambini, è il loro modo per tastare il terreno. Cedere qualche volta va bene, ma farlo sempre significa fregarsene dell’educazione, perchè dire sempre SI sembra più semplice, ma poi ti si ritorce contro.
Un abbraccio.
mi chiedo se i padri si facciano analoghe domande e sebsi di colpa. Del resto se i bambini sono maleducati la responsabilità è di entrambi i genitori
Molti padri semplicemente delegano alle madri, con la “scusa” del lavoro. La maggior parte sono stati cresciuti per occuparsi/preoccuparsi solo in termini di denaro. Io padre provvedo a portare a casa la pagnotta, tu madre insegna ai bambini come diventare bravi adulti. Il limite non è solo dei padri, ma anche delle loro madri, che li hanno cresciuti così, e dei loro padri, che hanno dato solo quel genere di esempio. Io cerco di spronare mio marito ad essere più partecipe e lui lo è molto più di quanto lo sia mai stato sua padre con lui, ma comunque a volte la sua presenza è insufficiente e i bambini tendono ad appoggiarsi più a me che a lui. E’ un peccato, ma nel mio piccolo posso fare solo due cose: spronare mio marito ad essere un padre ogni giorno migliore e insegnare a mio figlio che un padre è importante tanto quanto una madre.
forse l’ho già detto ma lo ripeto: sei ammirevole
Troppo gentile 🙂