E’ finita anche la seconda settimana senza coach, sono stanca e mi fanno male tutti i muscoli, questo significa che ho lavorato bene anche in sua assenza. Sono certa che con lui avrei lavorato anche di più e meglio, ma per fortuna sta per tornare. Lunedì mi allenerò con lui e saranno dolori, ma soprattutto lunedì mi peserà e non vedo l’ora.
Noto dei miglioramenti, delle maglie che prima mi stringevano nella zona fianchi e pancia, ora scendono più agevolmente, ho potuto indossare di nuovo dei jeans che mi stavano troppo stretti e ora sono perfetti, forse leggermente larghi.
Insomma, sto facendo progressi, ma vorrei quantificarli e lunedì ci sarà la prova del 9.
Ho trovato questa bellissima immagine sul blog di Become Fit & Healty e la trovo superlativa.
Rende perfettamente l’idea del grande lavoro che mi aspetta, che ho iniziato e che sto portando avanti con determinazione. Ieri in palestra l’altro istruttore, il belloccio pieno di muscoli e preconcetti, ha iniziato a cambiare atteggiamento nei miei confronti. Ha visto che mi sto impegnando duramente, che non mi risparmio e che faccio esercizi difficili e mi è venuto vicino per dirmi che sono molto determinata e per farmi i complimenti. Il mio problema, in effetti, non è la motivazione, ma la costanza, quindi procedo a testa bassa aspettando da un momento all’altro i segni di cedimento che tante volte hanno boicottato i miei buoni propositi.
Devo dire che questa volta qualcosa è diverso, io sono diversa.
Sono più rigida che mai, evito le situazioni pericolose e quando vedo qualcosa che prima mangiavo in abbondanza, non cedo perchè la mia testa mi dice che non ne vale la pena. Sto faticando per migliorare, ma non solo l’aspetto fisico. Sto migliorando dentro di me, sto cominciando a vedere il cibo per quello che è: cibo. E non è lui che comanda e regola la mia Vita, ma sono io a farlo. Io so chi sono e chi voglio essere, e il cibo mi serve solo come nutrimento, per avere le energie per allenarmi nel modo giusto. Punto.
Ogni giorno, a lavoro, mi passano davanti agli occhi vassoi di cose buone, dolci, rustici, bomboloni, pizze e torte. Le torte, addirittura, le devo tagliare e impiattare io. E ogni cliente mi offre la torta, o mi invita a mangiare qualcosa, ma io non cedo. Dico che ho problemi di stomaco e che purtroppo non posso mangiare niente e mi lasciano in pace. Così io posso continuare ad andare avanti serena e felice, senza sensi di colpa. Spero solo che i risultati ci saranno, perchè ho 39 anni e non è facile come quando avevo 20 anni. Ma non è neanche impossibile.
Veniamo alla lettura.
Ho iniziato il #libro15 di 52 libri in un anno e ho optato per Dracula di Bram Stoker.
Mi piace e sono felice di poter colmare questa lacuna. Tra l’altro io non ho neanche mai visto il film, quindi davvero non so neanche cosa succederà e la cosa mi piace tantissimo, perchè riesco ad essere concentrata e a farmi trascinare dall’ansia e dalla tensione. Fantastico. Purtroppo sto leggendo meno, perchè sto aiutando Massimo a fare i compiti e ad organizzare correttamente lo zaino per il giorno dopo.
Intanto che riflettevo sull’homeschooling, ho iniziato anche a pensare a dei modi per aiutare i miei figli a non perdere interesse nell’istruzione. Così mi sono messa a cercare delle App per l’iPad che potessero essere istruttive e divertenti e mi sono imbattuta in Fun English.
L’altra sera ci siamo seduti tutti e tre sul divano, io in mezzo, e abbiamo iniziato a giocare. In poco più di mezz’ora i bambini hanno imparato a riconoscere e a pronunciare i colori e gli animali in inglese. Cioè tutto il programma di prima e di seconda elementare. Massimo ha fatto un ripasso molto efficace, Emma si è portata avanti di 3 anni. Ora dobbiamo acquistare i moduli a pagamento, così impariamo anche i numeri e altre cose.
E devo informarmi anche su altre App che possono aiutare i bambini, giocando, ad approfondire e apprendere meglio alcune cose che a scuola sono presentate loro in maniera noiosa e convenzionale. I bambini sembrano contenti, dopo cena mi hanno chiesto di continuare a giocare insieme e anche in questo momento Emma si sta allenando da sola con Fun English.
Quello che mi interessa, davvero, è tenere vivo il loro interesse verso l’apprendimento, la loro naturale e spiccata curiosità verso quello che non conoscono. La scuola non credo che riesca a fare questo lavoro, in primis perchè non hanno solo due bambini da seguire. Ritengo comunque che la scuola possa fornire quella cultura generale e quelle basi che io non mi sento in grado di fornire loro. Quindi per ora ho deciso di integrare il percorso scolastico, anche se forse questo causerà dei problemi a scuola, quando mio figlio saprà già le cose che vengono spiegate.
A proposito, ieri Massimo mi ha raccontato una cosa che mi ha riempito il cuore di gioia. La maestra di matematica, dopo la grande sfacchinata dei colloqui con i genitori di mercoledì, ha deciso di prendere 3 giorni di permesso per potersi riposare. Ieri avrebbe avuto 5 ore solo nella nostra classe, quindi 5 ore di supplenza. La supplente li ha fatti lavorare, assegnando loro 30 addizioni e 30 sottrazioni, da eseguire e poi correggere a vicenda. Massimo ha finito per primo, con zero errori, così ha alzato la mano e ha chiesto alla maestra se poteva leggere un libro intanto che finivano gli altri. La maestra è stata felice di dargli un piccolo libro di lettura, Cipì di Mario Lodi, che lui ha iniziato a leggere e portato a casa. La cosa mi ha fatto molto piacere, perchè invece di disturbare il lavoro dei compagni, ha preferito dedicarsi alla lettura.
Finchè manterrò viva la curiosità dei miei figli, sarò la mamma più felice del Mondo.
Buongiorno! 🙂 Sono contenta che ti sia piaciuta quell’immagine, anche io la trovo davvero perfetta per descrivere la sfida che sto cercando di portare avanti.
Le tue parole sul cibo mi hanno fatta riflettere molto: “E non è lui che comanda e regola la mia Vita, ma sono io a farlo. Io so chi sono e chi voglio essere, e il cibo mi serve solo come nutrimento, per avere le energie per allenarmi nel modo giusto. Punto”.
Leggevo e annuivo perché concordo con te, il cibo per me deve tornare ad essere quello che è, nutrimento non ossessione, punto centrale della mia vita.
Dracula è un bellissimo libro, scritto in modo particolare e davvero interessante. Oggi siamo sommersi da vampiri, storie di vampiri, film, telefilm libri ecc, ma pensare che Stoker è stato tra i primi a parlare di questa creatura rende tutto diverso. Immagino fosse ancora più intrigante e misterioso per un pubblico non abituato ai vampiri. 🙂
Complimenti per quello che fai per i tuoi figli, una delle cose più importanti è cercare di trasmettere loro l’amore per la lettura e tu ci stai riuscendo!
E’ proprio il mio rapporto con il cibo il vero problema. Quindi è li che devo lavorare più duramente. Paradossalmente la palestra, in confronto, è una passeggiata. Però mi aiuta a bruciare e a scaricare quella tensione che prima sfogavo sul cibo.
Anche il blog, e il vostro sostegno, mi aiutano a rimanere concentrata sull’obiettivo, quindi se possiamo sostenerci a vicenda, perchè no?
Io mi sento straordinariamente forte quando dico di no in ufficio, ai compleanni soprattutto. Quello che mi frega è quando sto a casa, purtroppo non posso obbligare il resto della famiglia a mangiare sano, a 50 anni non cambi la testa di una paesanotta ottusa, purtroppo! Ma quando avrò una casa mia, sarà diverso. Non entrerà nulla di ciò che non posso mangiare…
Hai ragione, non è facile quando hai una famiglia che mangia cose che tu non puoi. Quando vivevo con i miei era così, loro non facevano nessuno sforzo per rendermi più facile la dieta, anzi, dicevano che “Guardare senza poter mangiare mi avrebbe fortificata e fatto dimagrire di più”. Cazzate!
Ora devo ringraziare mio marito, che ha adottato il mio stesso regime alimentare (dimagrendo anche lui, che un po’ ne aveva bisogno), ma considera che ho due bambini di 8 e 5 anni che fanno merenda a pane e Nutella e il panino glielo devo preparare io. Però sono bambini e normopeso, attivi e vivaci, e non è giusto imporre loro le mie privazioni. L’importante è che non abusino di certi alimenti, per non ritrovarsi, in futuro, come me.
Hai ragione. Io non ho figli, ma spero di riuscire a poterli educare a livello alimentare.
Ora potrei dire un sacco di scemenze e non farcela, ma vorrei riuscire a fare ad esempio delle torte sane per la merenda, di fargli mangiare pane e marmellata a colazione… niente merendine, niente cazzatine, spero di riuscirci 🙂